Il caso dei due Marò Girone e Latorre sta per essere chiuso davanti alla Corte Suprema indiana: l'Alta Corte ha stabilito che il caso verrà chiuso quando lo Stato italiano avrà versato 100 milioni di rupie su un conto presso il ministero degli Esteri di Delhi. .
Le famiglie dei pescatori uccisi hanno accettato il risarcimento.
Sempre in India, davanti alla Corte Suprema, sta per essere chiuso il caso dei due maroon italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, dopo la decisione definitiva raggiunta lo scorso luglio dall'arbitrato internazionale. Secondo Asia news, l'Alta Corte ha stabilito che il caso verrà chiuso quando lo Stato italiano avrà pagato 100 milioni di rupie (o circa 1,1 milioni di euro) a titolo di risarcimento su un conto presso il ministero degli Esteri di Delhi. Le famiglie dei pescatori indiani hanno infatti accettato il risarcimento e la somma di denaro si aggiunge a quella già versata in passato dal nostro Paese per circa 245mila euro.
Il tribunale internazionale assegna all'Italia il processo su maro
La scorsa estate il Tribunale Arbitrale Internazionale sul caso Maro si è pronunciato a favore dell'Italia. I giudici hanno riconosciuto l'immunità dei Marines di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in relazione ai fatti avvenuti nel febbraio 2012 e all'India è pertanto precluso l'esercizio della propria giurisdizione su di essi. La Corte ha riconosciuto che i Maro erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell'esercizio delle loro funzioni.
La lunga storia di Maro Latorre e Girone
La lunga storia dei due italiani Maro inizia il 15 febbraio 2012 quando i due fucilieri hanno aperto il fuoco su un peschereccio, uccidendo due persone al largo delle coste del Kerala mentre si trovavano sulla nave cargo Enrica Lexie . La nave viene ormeggiata dalle autorità indiane ei due marinai vengono arrestati. Latorre e Girone sono stati detenuti prima a bordo della Enrica Lexie, poi nel carcere di Trivandrum e poi nei locali dell'ambasciata italiana. Dopo un lunghissimo braccio di ferro, sono tornati in Italia in attesa di conoscere il loro destino.
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