Intervistato da Giovanni Floris a DiMartedì su La7, Carlo Cottarelli, professore
che dirige l’Osservatorio dei conti pubblici italiani all’Università Cattolica ci
scherza su: “Si parlava di me prima del Conte uno, prima del Conte due e se ne
parla anche ora, vediamo cosa succede”.
Il suo nome è dato tra i favoriti per diventare premier se Giuseppe Conte fallisse il
terzo tentativo. Cottarelli, così come il presidente della Corte Costituzionale Marta
Cartabia o l’attuale ministra degli Interni Luciana Lamorgese, potrebbe raccogliere
una maggioranza più ampia, magari arrivando anche al centro e a Forza Italia, in
uno scenario di governo di “salvezza nazionale”, come lo definiscono nel Pd.
In studio c’è anche Matteo Salvini, leader della Lega, si parla di Recovery Fund.
“Se fossi al governo, rinuncerei ai 120 miliardi stanziati a prestito dall’Europa col
Recovery Fund. Quei soldi preferisco prenderli dai mercati a tassi più
vantaggiosi”, afferma il leader leghista. Cottarelli risponde: “Basta fare due calcoli
tra quello che si prende a prestito e il differenziale del tasso di interessi rispetto al
finanziamento di mercato e viene fuori che col Recovery si risparmia, soltanto sui
prestiti, circa 25 miliardi in dieci anni. Insomma, se facessimo come ha detto
Salvini, in dieci anni perderemmo 25 miliardi”.
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