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giovedì 24 settembre 2020

Salvini Piange ed anche Meloni non Ride

Salvini Piange ed anche Meloni non Ride




La Lega esce ridimensionata. Vittoria netta in Veneto e Liguria. 
Grande delusione invece in Toscana: 
il vento di Salvini si ferma alle porte di Firenze


Il risultato delle regionali si profila come una forte delusione per il centrodestra e per Matteo Salvini in particolare che sperava molto nella conquista della Toscana. E invece si ripete il caso dell’Emilia Romagna dove la candidata leghista, come oggi la toscana Ceccardi ha perso. Il leader del Carroccio vede riconfermato con un voto bulgaro Luca Zaia, ma la lista del governatore della Serenissima ha praticamente triplicato la lista del partito. Giorgia Meloni conquista le Marche con Francesco Acquaroli ma scivola in Puglia dove Raffaele Fitto, fortemente voluto dalla leader di Fdi, non ce l’ha fatto ad espugnare la fortezza di Michele Emiliano. Vittoria netta di Giovanni Toti in Liguria, ma nel suo complesso il centrodestra ne esce ridimensionato, con il candidato di Silvio Berlusconi in Campania Stefano Caldoro triturato da Enzo De Luca.


Brucia un dato elettorale che segna, tra l’altro, il mancato sfondamento leghista al sud nelle Regioni dove si è andato alle urne. Lui però mostra di assorbire la botta. Dice: «Come sempre e più di sempre, anche questa volta dico grazie ai milioni di Italiane e di Italiani che ci hanno dato fiducia. Se i dati verranno confermati, da domani Lega e centrodestra saranno alla guida di 15 Regioni su 20! E anche dove non ce l'abbiamo fatta, tutti al lavoro con un solo obiettivo: aiutare, proteggere e far crescere la nostra bellissima Italia». Un po’ poco visto che una settimana fa si era lanciato in una previsione troppo ottimista, con un 7 a 0 per il centrodestra. E invece vede la Meloni vincere nelle Marche e Zaia sempre più potente dentro la Lega.


Salvini comunque non sente più quel vento che lo aveva portato molto in alto durante il primo governo Conte, quello a maggioranza gialloverde, con quel 33% alle europee. Poi la rottura con i 5 Stelle nell’estate caldissima del 2019 e via via un calo nazionale verso il 25-26%. Ora bisognerà capire se la decrescita si stabilizzerà o continuerà con questa ulteriore battuta d’arresto. Così come si vedrà se la sconfitta di Fitto in Puglia sarà una complementare frenata per la Meloni che negli ultimi anni è volata a percentuali del 14-16%.




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FONTANA E GALLERA SONO 2 INCOMPETENTI

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