“In fin dei conti cosa hanno fatto?
Niente.
Hanno solo ucciso un extracomunitario”.
Queste sarebbero le parole pronunciate da uno dei familiari delle inumane bestie - sentite da un testimone durante l’arresto dei quattro - che hanno massacrato a morte Willy,
pestandolo per oltre venti minuti.
Questo è un lurido latrato che è impossibile definire concetto.
In questa frase c’è il vuoto, l’abisso culturale e cerebrale ultimo e definitivo, da cui purtroppo difficilmente si torna indietro.
Un abominio, un’infinità, uno stupro verbale a tutta l’Italia, alla nostra Storia, alla Costituzione, alla Libertà.
Ci sono i cattivi maestri che pompano odio, razzismo, rabbia nelle vene di un ventre molle della società senza strumenti né protezioni che di quell’odio si ciba e lo traduce
con l’unico linguaggio della violenza.
C’è la deresponsabilizzazione complice della famiglia che, come una falange, protegge, nasconde, nega, giustifica, legittima, e che assomiglia sempre più a un clan,
con le proprie regole e il proprio codice.
“Solo un immigrato”.
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E, fino a quando continueremo a fingere che quest’orrore sia solo lampo, raptus di follia, semplice cronaca nera - e non, piuttosto, un preciso sistema - beh, fino ad allora continuiamo pure ad indignarci, fino a che non lo risolveremo.
Mi vergogno profondamente di questa gente per una frase detta e così fredda, che taglia l'anima ancora di più a chi ha perso il proprio figlio, fratello, nipote ecc.. ! No non era solo un'immigrato era un ragazzo di 21 anni con un sorriso, i suoi sogni ed una vita davanti !
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FONTANA E GALLERA SONO 2 INCOMPETENTI
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