Uno straordinario Corrado Augias a Cartabianca ha dato una lezione memorabile a Salvini. Bianca
Berlinguer pone una serie di domande, dal veto di Ungheria e Polonia sul Recovery fund ai Decreti
sicurezza, dagli sbarchi alla scuola. E, ogni volta, puntualmente, Salvini, invece di rispondere nel merito, svicola con la sua proverbiale sfilza di supercazzole, elenchi, domande retoriche e faccine.
Finché, a un certo punto, interviene Augias. E lo riporta immediatamente al punto, obbligandolo a rispondere.“Sono ammirato dalla sua capacità di creare un frullatore in cui tutto si mescola. Dall’Ungheria ai cani per ciechi” dice. “Io vorrei riportarla alla domanda che le ha fatto Bianca Berlinguer. Lei ha detto ‘mi occupo dell’Italia’. Bene. Occuparsi della Polonia e dell’Ungheria oggi vuol dire occuparsi dell’Italia. Perché quel veto deve essere superato perché quei 200 miliardi possano arrivare. La signora Berlinguer ha detto che il veto di questi due paesi deriva dal fatto che loro non vogliono essere vincolati al rispetto dei diritti
umani. Le faccio presente che quando c’è stata l’adesione di questi due paesi, e di tutti gli altri
all’Unione Europea una delle condizioni era proprio il rispetto dei diritti umani. Lei che si occupa insieme a noi dell’Italia non dovrebbe battersi perché questo ostacolo venga rimosso?”Risultato? Le
supercazzole diventano i balbettii di uno studente impreparato e arrogante davanti a un professore.
Ecco cosa succede quando un giornalista fa domande e pretende risposte. Era Ora.
FONTANA E GALLERA SONO 2 INCOMPETENTI
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