Trump annuncia il ricorso anche in Nevada
Dopo gli annunciati ricorsi in Michigan e Wisconsin, la campagna di Donald Trump si prepara ad avviare un'azione legale anche in Nevada. Secondo le indiscrezioni riportate da Fox, lo staff del presidente si prepara ad annunciare un ricorso in cui afferma che circa 10.000 persone nello Stato hanno votato illegalmente.
Arizona e Nevada decisivi
Dopo la notte elettorale che sembrava sancire la riconferma di Trump, lo scrutinio dei voti per posta ha di ora in ora ridotto il suo vantaggio in alcuni Stati chiave fino al sorpasso di Joe Biden in Wisconsin e Michigan. In ballo ci sono ancora Arizona, Nevada, Georgia, North Carolina e Pennsylvania. ll numero magico è 270 (grandi elettori), chi lo raggiunge sarà il nuovo presidente e non c'è dubbio che Biden sia molto vicino alla meta.
Sia in Arizona, sia in Nevada Biden è in vantaggio ma il timore dei democratici è che questo vantaggio possa ridursi con gli ultimi voti ancora da scrutinare. In Arizona il candidato dem è avanti di 2 punti (lo spoglio è ancora all'86%), in Nevada il margine è ridotto ad appena lo 0,6% (anche qua lo spoglio è all'86%). Al quartier generale di Biden c'è un cauto ottimismo. Molto cauto.
Il nodo Pennsylvania
I dem nutrono al contrario grandi speranze per la Pennsylvania, dove Trump ha visto ridursi notevolmente il suo vantaggio, che prima era a due cifre e ora è di appena 2 punti percentuali, quando restano da scrutinare ancora l'11% dei voti. Ciò che dà benzina all'ottimismo dei dem è la provenienza delle schede mancanti: aree a trazione democratica come Philadelphia e i suoi dintorni.
La Georgia
Si riduce il vantaggio di Donald Trump anche in Georgia. La contea di Fulton, la più grande dello stato, quella di Atlanta, ha diffuso i risultati di altre 8.000 schede di quelle che restavano da scrutinare e secondo la Cnn se a mezzanotte in Georgia il tycoon era in vantaggio di oltre 30.000 voti su Joe Biden, ora il distacco è di poco più di 18.500 preferenze. Delle ultime 8.351 schede scrutinate nella contea di Fulton tra i voti per corrispondenza, ben 6.410 sono preferenze per l'ex vice presidente, mentre sono solo 1.941 quelle per Trump. Stando alla stessa Cnn, in Georgia resta ancora da contare il 4% dei voti.
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Durante la notte elettorale Donald Trump, furioso per il fatto che Fox News avesse attribuito l'Arizona a Joe Biden ancora prima delle altri emittenti, ha telefonato a Rupert Murdoch. Secondo fonti citate da Vanity Fair, è stata una telefonata incandescente durante la quale il presidente «ha urlato» al patron della sua emittente preferita, e suo amico personale, «pretendendo che l'emitente facesse una smentita». Da parte sua, riferiscono ancora le fonti, l'89enne media mogul si sarebbe rifiutato alla redazione della sua emittente di ritirare la proiezione in favore di Biden per l'Arizona. L'incidente appare come la goccia che ha fatto traboccare il vaso dello scontento di Trump verso Fox da lui considerata troppo cambiata rispetto all'emittente che quattro anni fa fu strumentale alla sua vittoria. Proprio la mattina dell'elezioni nel suo ennesimo collegamento telefonico con Fox and Friends, programma del mattino che continua ad essere suo fedelissimo braccio mediatico, si era lamentato di come fosse trattato male in questi quattro anni anche dall'emittente conservatrice. Le fonti descrivono Trump come furioso durante la telefonata con Murdoch. In effetti, l'Arizona non è stata ancora attribuita da Cnn e Nbc, e dopo Fox News solo Ap ha dato i suoi cruciali 11 voti elettorali a Biden dello stato dove il conteggio va ancora avanti.
Proprio in Arizona i manifestanti, molti armati di bandiere pro-Trump, si sono radunati nelle ultime ore davanti al centro elettorale dove è in corso lo spoglio dei voti chiedendo di «entrare» «Count the votes!». Contate i voti. «We love Trump», hanno intonato i sostenitori del tycoon mentre a 24 ore dalla chiusura degli ultimi seggi Joe Biden sembra a un soffio dalla vittoria. In precedenza, c'era stata un'altra protesta per le voci - smentite categoricamente a livello ufficiale - secondo cui sarebbero stati usati pennarelli non adatti sulle schede compilate dagli elettori repubblicani. I sostenitori di Trump stanno protestando armati di fucili e pistole in Arizona al grido di «stop al furto».
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