L'Inps annuncia la liquidazione dei primi importi in favore delle famiglie che sono risultate beneficiare del REI a partire da domani.
I primi pagamenti per il reddito di inclusione, la misura introdotta per il contrasto alla povertà, partiranno domani. Lo fa sapere l'Inps annunciando a breve un report sui numeri delle persone che lo hanno chiesto e sulle domande accolte. La presentazione delle istanze da parte dei nuclei familiari, come noto, è partita ufficialmente dal 1° dicembre 2017 ed i primi pagamenti dovevano essere disposti mensilmente a partire dal 1° gennaio 2018 ma complice la novità del progetto si sono registrati alcuni ritardi. Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ribadendo l'innesto di seicento persone nei centri per l'impiego per occuparsi delle famiglie che avranno il Rei e che dovranno essere inserite in un progetto di occupabilità, ha confermato che "dalla fine di questo mese le persone che hanno avuto certificato il diritto ad avere il Rei lo riceveranno".
L'articolazione del REI
Il Rei è la misura di contrasto alla povertà a carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica tramite Isee. I cittadini possono richiederlo presso il loro comune di residenza oppure altri eventuali punti di accesso indicati dagli stessi comuni. Il Rei si compone di due parti: a) beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (c.d. Carta Rei) per un massimo di 18 mesi, rinnovabili decorso un periodo di almeno sei mesi; b) progetto personalizzato per l'attivazione e l'inclusione sociale e lavorativa, finalizzato al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del comune. Dal prossimo 1° luglio, grazie a fondi aggiuntivi stanziati dalla legge Bilancio 2018, il Rei sarà universale: verranno cioè meno i requisiti familiari che attualmente consentono la domanda solo alle famiglie con minori, disabili, donne in stato di gravidanza e disoccupati ultra55enni, per restare solo quelli economici, tra cui il possesso di un Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare (escludendo la casa di abitazione) non superiore a 20.000 euro. A regime non è escluso un ulteriore irrobustimento degli importi massimi erogabili (che attualmente variano da 187 euro a 539 euro al mese a seconda della numerosità del nucleo familiare) ed una ulteriore estensione della durata.
Si ricorda che per fruire del beneficio economico del ReI occorre essere sempre in possesso di una attestazione ISEE in corso di validità. Quindi, coloro che presentano la domanda di ReI, a far data dal 1° gennaio 2018 (in erogazione a decorrere da febbraio) , devono essere in possesso, all’atto della presentazione della domanda, dell’attestazione ISEE 2018. Coloro che presentano la domanda di ReI nel mese di dicembre 2017 devono aggiornare la DSU per ISEE 2018 entro il termine del mese di marzo 2018, al fine di evitare la sospensione del beneficio. In caso di dichiarazione ISEE con omissioni o difformità, l’INPS si avvarrà della facoltà di richiedere i documenti giustificativi delle predette omissioni o difformità, da presentare entro 30 giorni dalla richiesta, pena reiezione della domanda o decadenza dal beneficio.
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