Disperazione alle stelle. Più di un giovane senza lavoro su due, il 56%, accetterebbe un posto da spazzino che, da emblema dei lavori meno ambiti, è diventato nel tempo della disoccupazione record ausu un “lusso” per gli italiani under 35,
tanto da essere preferito ad un posto nei call center, da badante o da dog sitter.
Più di un giovane su due farebbe lo spazzino
Il quadro emerge dalla analisi Coldiretti/Ixè su “I giovani italiani, la vita e il lavoro”, presentata al Salone della creatività Made in Italy’ in occasione della consegna a Roma dei premi per l’innovazione Oscar Green. I giovani italiani sono diventati sempre più flessibili e disposti a fare lavori meno gratificanti pur di riuscire a mantenersi in un contesto in cui il tasso disoccupazione giovanile è del 32,7%, il terzo dato più alto d’Europa dopo Grecia e Spagna secondo gli ultimi dati Istat. Se un posto da operatore ecologico sarebbe accettato dal 56 per cento degli under 35 disoccupati, poco più della metà (51%) punterebbe a un lavoro nella food delivery (consegna di cibo a domicilio) e un 50% farebbe il dog sitter, che si piazza davanti a pony express (39%) e operatore di call center (37%) mentre uno su quattro (24%) vorrebbe fare il badante. Non sorprende dunque che resti solido l’obiettivo italico del posto fisso che rimane il “sogno proibito” dal 62% dei giovani. In questo ambito – precisa la Coldiretti – tiene il mito del dipendente pubblico al quale ambisce il 34% dei giovani, tallonato da vicino da una poltrona sicura nel settore privato, mentre un 26% vorrebbe fare il libero professionista.
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