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domenica 15 marzo 2020

G8 , La Maddalena e Bertolaso


G8 , La Maddalena e Bertolaso

Bonifiche mai realizzate:
 tra gli indagati c’è Bertolaso
La Maddalena
Falso, truffa ai danni dello Stato, inquinamento ambientale: sono i reati contestati all'ex capo della Protezione civile e ad altri 16 indagati - tra cui Angelo Balducci - per i lavori di bonifica mai realizzati. L’inchiesta della Procura di Tempio Pausania, 
come riporta oggi La Nuova Sardegna, è stata chiusa.


Falso in atti pubblici, truffa ai danni dello Stato, inquinamento ambientale: sono i reati principali contestati a Guido Bertolaso e ad altri 16 indagati – tra cui Angelo Balducci – per i lavori di bonifica mai realizzati a La Maddalena in occasione del G8 del 2009, poi trasferito a L’Aquila. Come riporta oggi La Nuova Sardegna, l’inchiesta della Procura di Tempio Pausania sulle mancate bonifiche dell’area marina davanti all’ex arsenale militare sono state appena completate e il pm Riccardo Rossi ha inviato gli avvisi di concluse indagini a 17 persone. Tra queste, appunto, l’ex capo della Protezione civile e l’ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici.

Gli altri indagati per il lotto numero 7, quello che prevedeva la bonifica di uno specchio di mare ampio 60mila metri e costato oltre sette milioni di euro – secondo quanto riferisce il quotidiano sardo – sarebbero, tra gli altri, l’ex capo della struttura di missione per il G8 Mauro Della Giovanpaola, il direttore dei lavori Luigi Minenza, l’ingegnere e direttore operativo Riccardo Miccichè, il responsabile unico del procedimento Ferdinando Fonti, i due dirigenti della Cidonio Spa, Marco Rinaldi e Matteo Canu, il provveditore per le opere pubbliche, Patrizio Cuccioletta.

Stando alle indagini portate avanti per oltre due anni dai carabinieri del Noe di Sassari, Guardia costiera e Arpa Sardegna, con la consulenza di un pool di esperti in inquinamento ambientale, i 17 indagati non avrebbero riqualificato l’area anzi avrebbero ampliato l’inquinamento in aree sino ad allora pulite, come ad esempio con la distruzione del “molo Carbone”, che ha visto la demolizione del manufatto, i cui detriti sono stati lasciati sul fondo del mare. 

Regione Lombardia....nominato consulente Guido Bertolaso....
Ovviamente se la Regione dei leghisti è incapace di governarsi...nominano un Tutor...
Bertolaso
dato che la gente dimentica facilmente ricordo chi è Bertolaso, aderente alla P2 infiltrato nel ministero della sanità si era specializzato in lingotti d'oro.

Guido Bertolaso sarà il "consulente personale" del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per la realizzazione del progetto riguardante la costruzione di un ospedale dedicato ai pazienti Covid presso le strutture messe a disposizione della Fondazione Fiera di Milano al Portello. Fontana, si legge in una nota della Regione, ha ringraziato Bertolaso per aver accettato l'incarico per il quale riceverà un compenso simbolico pari ad un euro.

"Come potevo non aderire - dice Bertolaso - alle richieste del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il Covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio paese?".

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Gli effetti Negativi dell'Ignoranza sono venuti in evidenza in occasione del Corona Virus...



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lunedì 9 marzo 2020

Denaro per la Sanità Privata e si Taglia sul Pubblico

Denaro per la Sanità Privata e si taglia sul Pubblico


Gli effetti Negativi del Neoliberismo sono venuti in evidenza in occasione del Corona Virus.

Si deve ricordare al riguardo che i nostri governi, dopo aver tagliato drasticamente 72.000 posti letto, 8 mila dottori e 25 mila infermieri, mai rimpiazzati, hanno fatto in modo che il governo attuale sia stato costretto a chiamare in soccorso le strutture ospedaliere private a causa della mancanza di posti letto per la terapia intensiva negli ospedali pubblici.

L’associazione Aiop (l’Associazione italiana ospedalità privata) si è dichiarata disponibile a questo fine. Sennonché non è affatto chiaro se questo aiuto richiederà ulteriori spese da parte dello Stato.

Si deve sapere infatti che le cliniche private sono molto spesso “convenzionate”, il che significa che, oltre a far pagare il paziente che chiede di esser curato da loro, esse chiedono un rimborso allo Stato, asserendo di aver erogato alcune prestazioni ai singoli con un prezzo inferiore a quello dovuto.

Parlando soltanto della Lombardia, è da sottolineare che l’ammontare dei contributi concessi dallo Stato alle cliniche private di questa regione è di 7 miliardi su un totale destinato alla sanità pubblica di totale 17,4 miliardi.

Come si legge nell’articolo della Gabanelli del 2 febbraio 2018 apparso sul Corriere della Sera dal titolo: Sanità: il «buco» dei rimborsi, per le cliniche private ottenere una convenzione significa avere trovato una gallina dalle uova d’oro.

In altri termini tali cliniche triplicano il costo delle prestazioni mediche, in modo arbitrario, facendo in genere pagare un terzo ai privati cittadini e il resto allo Stato.

È dimostrata così l’assoluta incoerenza di un sistema economico predatorio di stampo neoliberista, che, anziché andare incontro alle esigenze del Popolo, finanziando la ben più economica attività del servizio pubblico nazionale, regala denaro pubblico a singoli imprenditori privati.

È da notare che alcuni ospedali pubblici, come quello di Tor Vergata a Roma, hanno fabbricati che potrebbero ospitare qualche migliaia di letti e sono inattivi per mancanza di fondi.

E allora ci si chiede: perché tutti i soldi destinati alla sanità, non vengano destinati alle strutture pubbliche, ma sprecati e dissipati fra strutture private?

Non diciamo che deve essere soppressa la sanità privata, ma questa, come prevede per le scuole private l’articolo 33 della Costituzione, deve essere esercitate “senza oneri per lo Stato”.

Questo assurdo deve finire!

* Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale
 e Presidente dell’associazione
 “Attuare la Costituzione”


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Nell’epoca che fu, lungo il corridoio che dall’atrio conduce all’ufficio al trentacinquesimo piano di Palazzo Lombardia dell’allora governatore Roberto Formigoni, si snoda la scritta: «La politica è azione per il bene comune». E la politica, durante i 18 anni di governo formigoniano coincide soprattutto con la Sanità che muove 18,5 miliardi (ossia l’85% del budget regionale)...


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